Informazioni ai pazienti
Dolore ano-retto-perineale improvviso, in pieno benessere, spesso notturno con brusco “risveglio”, della durata di pochi minuti (per l''appunto “fugace”), ma anche molto intenso, a risoluzione spontanea.
Può comparire con frequenza variabile, a volte con episodi sporadici ed isolati, in altri casi anche molte volte nell''arco del giorno o della notte: in questo caso, a lungo andare, produce ripercussioni psicologiche anche importanti ed altera, in maniera incisiva, la qualità di vita, portando all''esasperazione.
Alcune volte è associato ad una causa organica rilevabile (stress psico-fisico, disturbo di somatizzazione, ragadi o altre malattie ano-rettali, prime fra tutte le dissinergie sfinteriche), anche se non è chiara, ne certa la connessione sintomatologica con queste; più spesso non presenta nessuna evidente causa scatenante e costituisce un''entità patologica a se stante.
Si manifesta con maggiore frequenza nei giovani adulti, senza particolari distinzioni di sesso, ma può colpire con ampia estensione e casualità.
Il meccanismo patologico è dovuto a uno spasmo della muscolatura sfinterica, con irradiazione a quella del pavimento pelvico e l''espressione sintomatologica è molto simile ad un “crampo” di altri muscoli del corpo, ma con una componente di dolore “profondo”, “sordo”, “incombente” che rende la situazione particolarmente sgradevole.
Non riconoscendosi una causa precisa non esiste una terapia specifica: tenendo presente che l''attacco doloroso sarà comunque breve, spesso non si adottano misure farmacologiche, ma si ricorre solo a bidet caldi e rilassanti che aiutano la risoluzione dello spasmo muscolare; in teoria (ma non in pratica) possono essere efficaci applicazioni di miorilassanti locali (pomate a base di nitroglicerina) o inalazioni di preparati di salbutamolo (impiegati nell''asma bronchiale), ma sempre con risultati incostanti e senza nessuna evidenza scientifica accertata (EBM).
Possibile tentativo anche di terapia con iniezione locale di tossina botulinica.
Nei casi più gravi è possibile eseguire periodicamente Blocco Perineale Posteriore con anestetici a lunga durata di azione, con risultati incostanti e temporanei.
In presenza di malattie ano-rettali conosciute, a volte, ma purtroppo non sempre e senza nessuna possibilità predittiva, la cura di queste può portare alla scomparsa o alla riduzione delle crisi di proctalgia fugax.
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