Informazioni ai pazienti
La Neuromodulazione sacrale è una terapia mininvasiva impiegata nel trattamento dei gravi disturbi fecali (incontinenza fecale e stpsi) e del dolore pelvico cronico.
I pazienti candidati, vengono prima sottoposti ad una completa valutazione colon-proctologica (sia clinica che strumentale), poi eventualmente trattati con le terapie conservative (quali ad esempio la farmacoterapia, l’elettrostimolazione, il biofeedback) e se queste terapie si rivelano inefficaci, prima di ricorrere a interventi chirurgici invasivi ed irreversibili, si considera la stimolazione dei nervi sacrali.
Dal punto di vista pratico, il paziente candidato è sottoposto ad un test di prova attraverso la stimolazione del nervo sacrale S3. Il paziente, durante questa fase di prova, è sottoposto sempre ambulatorialmente ad una valutazione clinica e strumentale per verificare se risponde alla stimolazione dei nervi sacrali.
Solo nei pazienti che traggono un reale beneficio soggettivo e che mostrano un miglioramento strumentale, viene previsto l’impianto del sistema definitivo di stimolazione sacrale, con il collegamento dell’elettrodo ad un neurostimolatore posizionato in una piccola tasca sottocutanea in regione glutea.
Tutto l’intervento si svolge in anestesia locale con durata media di 30 minuti. Il paziente, tramite un piccolo programmatore portatile, potrà, in seguito, regolare l’intensità di stimolazione e accendere o spegnere il sistema di neurostimolazione secondo il bisogno.
(da Gabriele Naldini – Chirurgia Proctologica e Perineale Università di Pisa)
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