Sono nato chirurgo, lo sono sempre stato dentro, da 35 anni; ho fattto di tutto, ho ridato la vita e visto la morte, la malattia, la sofferenza, in tutte le loro forme ....hanno visto cose questi occhi che voi umani non potete nemmeno immaginare (da Blade Runner)...per questo posso permettermi una "divagazione pseudoscientifica": nel corso della mia vita professionale mi sono prima avvicinato, poi dedicato alla colon-proctologia, approfondendo le esperienze in tale campo, fino a dargli un privilegio quasi esclusivo, per cui, adesso, sento di potermi definire un Proctologo di estrazione Chirurgica. Ebbene, mi sono reso conto che esiste una bella differenza tra un Chirurgo che esegue interventi proctologici e un vero Proctologo: il Chirurgo osserva il paziente "a 90 gradi", vede che ha le emorroidi e cerca di convincerlo che è meglio tagliarle...il Proctologo, invece, osserva tutto a 360 gradi, cerca di capire qualè la malattia ano-rettale responsabile dei disturbi lamentati dal paziente e, una volta individuata, sceglie la strategia terapeutica più opportuna. Il Proctologo, quindi, non trascura aspetti diagnostici riguardanti campi diversi quali Urologia, Ginecologia, Neurologia, Endocrinologia, Dermatologia e Venereologia, ecc. e non dmentica nemmeno gl aspettii psicologici delle malattie con le reciproche interferenze tra" ano e psiche", valutando attentamente limpatto della condizione patologica sulla QoL (Qualità di vita).... e per quanto possibile, lascia in pace le povere emorroidi, quasi sempre "innocenti".