In Proctologia si osservano, con discreta frequenza, pazienti che, per un dolore retto-perineale, sono stati inquadrati come malati di emorroidi, ragadi, ecc. e anche operati di conseguenza, senza risolvere i problemi. Se ci si parla si scopre che il loro dolore corrisponde a determinate posture e si associa a dissinergia defecatoria, disturbi minzionali, parestesie perineali, sindrome lombo-sciatalgica. La visita non mette in luce lesioni ano-rettali particolari (tranne gli esiti degli inutili interventi subiti), ma la compressione bidigitale endo-extrarettale dellemergenza del pudendo alla spina ischiatica evoca il dolore. La diagnosi di neuropatia dei pudendi è difficile e si avvale di manometria ano-rettale con EMG e, soprattutto, di studio Rx del bacino e della colonna lombo-sacrale (magari con TC mirata del passaggio), perchè, in molti casi, lorigine è radicolare (ernia del disco, ecc.) , meno spesso periferica. Il paziente va quindi affidato a un Chirurgo Vertebrale per opportuna valutazione di competenza. Bisogna essere molto chiari sui limiti delle terapie mediche (assolutamente non specifiche, basate su neurotrofici e complessi vitaminici)e chirurgiche. Possibile eseguire periodicamente Blocco Perineale Posteriore con anestetici a lunga durata di azione, con risultati incostanti e temporanei.