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Nando Gallese
 
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MA È VERAMENTE IL NUCLEARE IL VERO PERICOLO PER IL MONDO?  by Nando Gallese 09/06/2011 at 23:57
Ma è veramente il nucleare il vero pericolo per il mondo?

Scala di comparazione per ogni diversa fonte di produzione di energia con indicazione del peso approssimativo di contributo per ciascuna al fabbisogno mondiale e del numero “storico” di vittime “dirette” negli impianti di estrazione-fornitura e in quelli di produzione – a parità di TWh* . Sono numeri che fanno riflettere.
Il carbone pesa per il 26% dell’energia globale prodotta, e ha determinato 161 vittime per TWh.
Il petrolio pesa per il 36%, e comporta 36 vittime per TWh.
Il gas naturale pesa per il 21% e comporta 4 vittime per TWh
Le biomasse (legno etc) e biofuel, per quanto poco pesino, comportano 12 vittime per Twh.
L’idroelettrico pesa per il 2,2% e comporta 1,4 vittime per TWh.
Il nucleare civile pesa il 5,9% e comporta [Chernobyl e Fukushima comprese] 0,04 vittime per TWh.
* terawattora(TWh) è un multiplo del wattora (Wh) ed equivale a 1.000.000.000.000 Wh.
Fumo di sigaretta nel 2010 = 6 milioni di morti
ogni 8 secondi muore una persona a causa di una malattia dovuta al fumo
il prossimo anno, per le malattie legate al fumo, moriranno 11 persone al minuto con danni superiori ai 500 miliardi di dollari.
Tra le cause di morte principali cancro, enfisema e malattie cardiocircolatorie.
Ha un prezzo enorme, il tabacco, sia in termini di vite umane che di costo sociale.
Il trend proseguirà crescendo di anno in anno.
(dati terza edizione del Tobacco Atlas, rapporto diffuso dal World Lung Foundation 1e dall’American Cancer Society)

Dal punto di vista economico i numeri sono altrettanto spaventosi: la passione per le ’bionde’ costa 500 miliardi di dollari, pari al 3,6% del pil mondiale, in spese mediche, danni alla produttività e problemi ambientali.
Cinquecento miliardi che se ne vanno, letteralmente, in fumo.

Dati del rapporto 2008 Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che stimano il numero di morti annuali nel 2030 a otto milioni, causando oltre 175 milioni di morti nel periodo 2005-2030

Oltre 80mila morti l’anno in Italia a causa del fumo da sigaretta

Il tabacco, in qualunque forma venga consumato – sigarette o sigari, tabacco arrotolato a mano, narghilé, tabacco da fiuto, foglie da masticare o gutkha, può portare a problemi di salute che rischiano, non di rado, di avere esiti fatali.
La ricerca medica nel 1900, ha dimostrato in modo inconfutabile che il fumo può causare infarti, ictus, BPCO, enfisemi e una serie di tumori inclusi il cancro del polmone e il cancro orale.
La presenza di Nicotina, Ambra grigia (comunemente definita “vomito di balena”), benzene (noto per causare leucemia mieloide acuta), il piombo e il polonio radioattivo, l’acido cianidrico ed una miriade di altre sostanze tossiche nel fumo di sigaretta, rende ancora pericoloso sia il fumo attivo sia il fumo passivo.
Numeri e statistiche sul fumo
Al mondo si contano oltre 1 miliardo di fumatori che che fumano circa 6 mila miliardi di sigarette all’anno; quindi, in media, ogni fumatore consuma circa 6.5 kg /anno di tabacco, con consumo medio di 1.600 sigarette /anno.
Queste cifre sono in aumento, non solo nel Terzo Mondo dove dal 1970 il consumo di tabacco è cresciuto del 67%, ma anche in tutto il Mondo Industrializzato. Il nuovo obiettivo dei produttori di sigarette rimane il mercato cinese, dove 300 milioni di fumatori consumano 1.880 miliardi di sigarette /anno. Un fumatore su quattro e’ cinese e il numero dei tabagisti in CINA sta aumentando costantemente.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le sigarette sono la causa del 20% delle morti nei Paesi sviluppati, oltre ad essere causa del 90-95% dei tumori polmonari, l’80-85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare, il 20-25% degli malanni cardiovascolari.
Sono numeri da Olocausto ... il fumo è la principale causa di mortalità!!!
La metà di queste morti avviene tra i 35 ed i 69 anni, con una perdita di 20-25 anni di vita. (Peto, Lopez et al., 1994)

Nei prossimi anni si consoliderà il trend nella caduta del consumo di tabacco nei paesi occidentali, cui farà riscontro un notevole aumento della diffusione del fumo nei paesi in via di sviluppo che costituiranno per anni un mercato di enormi proporzioni.
Le multinazionali del tabacco si stanno espandendo nei paesi in via di sviluppo e tra le popolazioni più deboli; a dimostrazione di ciò, la pubblicità del fumo, particolarmente attiva in Sud America, Paesi dell’Europa dell’EST.
Il fumo è tipico dei popoli (e individui) sottosviluppati.

Attualmente in Italia il fumo causa 75.000/80.000 morti all’anno: - 40.000 per cancro - 13.000 per malattie respiratorie croniche - 22.000 per malattie cardiovascolari - +altro

Ma è veramente il nucleare il vero pericolo per il mondo?
   
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